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Un progetto coordinato da Cambridge Raman Imaging (CRI) è stato selezionato per ricevere una sovvenzione di 3,3 milioni di euro nell’ambito del programma europeo EIC Transition del Consiglio europeo per l’innovazione.

Il progetto, chiamato CHARM, mira a sviluppare un dispositivo medico basato sulla tecnologia dell’imaging Raman digitale, caratterizzata da bassi costi e alte performance, e sull’intelligenza artificiale che potrebbe rivoluzionare la diagnosi e il trattamento del cancro. Il dispositivo analizzerà la composizione molecolare in campioni di tessuto derivati da pazienti con lo scopo di distinguere cellule cancerogene da quelle sane senza la necessità di colorazioni chimiche, semplificando di molto il processo.

CHARM è una collaborazione paneuropea tra CRI, l’Università di Cambridge, le istituzioni italiane Consiglio Nazionale delle Ricerche e Politecnico di Milano, l’ospedale universitario di Jena in Germania e le aziende INsociety dall’Italia e Inspiralia dalla Spagna. Il coordinatore del progetto è Matteo Negro, Chief Technology Officer di CRI.

CHARM è uno dei 42 progetti selezionati per il finanziamento tra i 292 presentati durante il primo bando in assoluto del programma EIC Transition, destinato a supportare il trasferimento tecnologico della ricerca al mondo reale. L’EIC è il programma di punta europeo con lo scopo di identificare, sviluppare e scalare tecnologie rivoluzionarie che portino a cambiamenti radicali sul mercato. Nel caso di CHARM supporterà lo sviluppo del dispositivo medico fino alla fase di validazione preclinica.

In CHARM, la spettroscopia Raman Coerente unita alla tecnologia brevettata dei laser in fibra a base di grafene permette di generare immagini digitali e ricche di informazioni sulla composizione chimica dei tessuti prelevati dal paziente. Le immagini vengono analizzate automaticamente mediante intelligenza artificiale fornendo un importante supporto alla diagnosi. Poiché le immagini sono digitali, possono essere visualizzate da remoto, consentendo agli istopatologi di lavorare in modo efficiente e favorendone l’uso anche in aree prive di personale specializzato. In futuro, la tecnologia potrebbe trovare ulteriore applicazione nell’individuazione di terapie personalizzate per il cancro.

Matteo Negro, Chief Technology Officer di CRI e coordinatore del progetto CHARM: “Siamo orgogliosi di vedere la nostra tecnologia riconosciuta dall’Unione Europea come un‘innovazione potenzialmente rivoluzionaria, in grado di migliorare la routine clinica degli istopatologi e di fornire informazioni accurate che supportino diagnosi di cancro sempre più precise e terapie personalizzate.”

CRI ha l’obiettivo di lanciare l’istopatologia Raman Coerente sul mercato clinico e il grant ottenuto dall’EIC ci aiuterà nell’accelerare il percorso verso la commercializzazione della nostra innovazione”.

Enrico Deluchi, CEO di PoliHub: “Si tratta di un’ottima notizia per PoliHub. CRI opera nella fotonica e nel medicale, due settori non semplici in cui collocarsi. Vedere una startup deep tech del nostro ecosistema ottenere questi risultati ci conferma che la direzione in cui stiamo investendo è quella corretta e che possiamo davvero fare la differenza per le imprese che supportiamo”.