Da Update a SmartDate il passo è breve: basta un computer e una community più che mai pronta ad unirsi. Lo scorso 31 marzo, il tradizionale appuntamento dei PoliHubber ha cambiato abito e si è trasformato in SmartDate, con un incontro a distanza per sentirsi più vicini.
Un’occasione per condividere esperienze, tra opportunità e momenti di difficoltà, e confrontarsi su come affrontare quella che non è soltanto un’emergenza temporanea, ma un nuovo paradigma capace anche di offrire nuove occasioni di crescita.
Ad aprire l’incontro Stefano Mainetti e Claudia Pingue, CEO e General Manager di PoliHub, che hanno dipinto un quadro reale della situazione, senza tralasciare gli aspetti negativi. “Negli USA Morgan Stanley e Goldman Sachs prevedono un calo del PIL nel primo trimestre dal 24 al 30%, In Cina si prevede una contrazione per il primo trimestre del 42%, in Itala, Confindustria parla di un -10% per il primo semestre 2020. Lo scenario non è rassicurante. É innegabile che le startup, entità fragile per natura, corrono rischi enormi. ItaliaStartup ha proposto al Governo 7 misure, fra cui il raddoppio dei fondi di Smart&Start, incentivo al 50% per chi investe in startup, aumento del plafond del Fondo di garanzia per singola impresa a 2,5 milioni, compensazione immediata dei crediti tributari e credito d’imposta agevolato per R&D di startup. Ma non possiamo limitarci ad un approccio volto al contenimento dei danni. Con la graduale ripresa dell’economia abbiamo già da ora la certezza che nulla sarà come prima. Se guardiamo alla crisi finanziaria del 2008, che pur ha messo in ginocchio l’economia globale, vediamo interessanti fenomeni: da lì ha preso spunto la Sharing Economy; oppure dalla epidemia della SARS 2002-2004 prende il via l’iniziativa di Alibaba. È allora importante in momenti come questo sapersi reinventare e non resistere passivamente, limitandosi a reagire ai colpi della crisi. I limitati asset da difendere, l’eccellenza dei team, la consuetudine a far leva su tecnologie innovative o a inventarne di nuove, la possibilità di procedere in modo sperimentale e frugale, la resilienza sono peculiarità fondamentali sulle quali far leva, non solo per sopravvivere ma per crescere”.
La parola è poi passata alla comunity che ha raccontato, senza filtri, la vita in quarantena. La prima è stataFrancesca Pievani, Co-Founder, Fili Pari che ha parlato delle difficoltà da affrontare con la produzione dei tessuti, i clienti, i negozi chiusi, gli appuntamenti e le spedizioni in standby. Questi giorni però non sono sprecati “si cerca d’implementare le azioni online e ci concentriamo su quello a cui non riusciamo mai a dedicarci, come lo sviluppo del Business Plan e della strategia”
Anche Gunther Breda, CEO e Co-Founder di Tree Solutions ha sottolineato come il loro approccio sia da sempre smart. In questo momento però le maggiori difficoltà derivano dall’impossibilità di avere una comunicazione diretta e dal non poter operare di persona. “Un valido supporto viene da un piano organizzativo ben strutturato”.
“Eravamo già abituati al lavoro da remoto”, ci ha raccontato Angela Meduri, Marketing Specialist di AppQuality. “Quello che ci manca davvero sono i momenti di socialità. Questa però è un’opportunità per chi sa distinguersi, un’ occasione di miglioramento personale e all’interno dell’azienda”.
Il tempo come risorsa da valorizzare è stato un elemento messo in evidenza anche da Marco Ferroni, CEO e Co-Founder di MgShell. “Finalmente posso dedicarmi a una serie di attività rimaste nel cassetto da tempo: formazione, finalizzazione del piano finanziario, scrittura di articoli scientifici e aggiornamento dello stato dell’arte dei competitor”.
La decentralizzazione del lavoro, inizialmente, ha spiazzato anche una grande corporate come Eni, ha affermato Massimo Sabatini, ex Jemper che oggi in Eni lavora su Joule, progetto che vuole creare un acceleratore verticale sui temi di transizione energetica. “Ormai però lavoriamo tutti a pieno regime, anzi con questa nuova modalità di lavoro i progetti corrono ancora più rapidi perché stiamo vedendo una grande focalizzazione”.
Anche Luca Apriletti, Expert in Residence ed Entrepreneur , ha sottolineato come un momento del genere possa rappresentare un’opportunità, portando la sua esperienza, in veste inedita di startupper che sta sviluppando un nuovo filato impermeabile con cui produrre mascherine, da far testare presto al Politecnico
A chiudere l’incontro Maurizio La Cava, Expert in Residence e Pitch Presentation Designer, che ha ricordato come in situazioni di crisi sia più importante “sacrificare i numeri che le persone, perché è solo nelle persone che si trovano le risorse necessarie a ripartire più forti di prima”.