Dopo mesi di attesa, finalmente l’Update, l’evento dedicato ai PoliHubber, è tornato dal vivo. Nel cortile della sede di Via Schiaffino, la community è tornata a incontrarsi in un appuntamento attesissimo.
A dare il benvenuto ai presenti Alessandro Asaro Head of Digital Communication di PoliHub, che ha introdotto l’evento ricordando tutte le novità di questi mesi: dalla Membership a Kleos, fino ai principali highlight della community.
Parola poi alle new entry: Daniele Gusmini, CEO e Vicepresidente di Gymnasio, ha presentato il sistema adattivo per il fitness domestico alimentato dall’intelligenza artificiale, tra i vincitori della scorsa edizione di S2P; Gaye Durmusoglu Gardenal, Founder di Kokarcia Atelier, tra i progetti emersi da Mommypreneurs, ha poi raccontato la sua esperienza imprenditoriale.
Novità importantissima il neonato Fotonica Tech District: Douglas Aguiar, CEO Photon Path, ha illustrato il nascente progetto che vedrà riunite in PoliHub tutte le startup che si occupano della “scienza della luce” per costruire un’expertise solidamente deep tech.
A prendere parola poi, Jonathan Bowman Clarke, StartUp Program Leader – Southern Europe di OVH Cloud, che ha illustrato la partnership con PoliHub per la consulenza tecnologica alle startup.
Infine l’intervento di Alfredo Morresi Senior Community Manager and Developer Relations, Google, “Costruire una community: la ricetta vincente per il tuo business”.
“La community nasce intorno alle attività di un gruppo di persone, che hanno un bisogno comune, e che posso risolverlo solo collaborando insieme”, ha affermato Alfredo. Il primo passo per capire come le community possono aiutarci è partecipare a un evento da loro organizzato: questa è la prima fase, quella di discovering, seguita dalla fase più difficile, l’onboarding, quella in cui si iniziano a creare le prime connessioni fondamentali per circondarsi di persone di valore e crescere cercando la “validazione consensuale”, ossia riconoscere persone simili a noi. È il momento in cui si passa “dall’io al noi”. Si genera uno spazio paritetico in cui porre domande e cercare supporto e in cui avviene la serendipity, ossia il trovare qualcosa di utile quando non lo si stava cercando. La terza fase della creazione di una community è quella dell’engaging, quella in cui di decide di contribuire attivamente alla crescita della community. Qui si passa dal creare connessioni si passa all’essere connettori, un aspetto fondamentale per tenere vivo l’ecosistema. In questo momento si contribuisce a formare l’identità della community: è la fase della restituzione di ciò che si è preso. L’ultima fase è poi quella del leading, ossia quel momento in cui si diventa leader ma è necessario essere empatici con la community.
“Ci vuole un’intera community per creare una startup di successo che possa crescere, scalare e contribuire a un’economia sana”, ha concluso Alfredo, in chiusura dell’evento e prima del tradizionale aperitivo.
Appuntamento il 14 luglio con il Summer Party. Stay tuned per i dettagli!