“Se non avessimo fatto il pivot saremmo andati a sbattere contro un muro”. A parlare è Luigi Orsi Carbone, che insieme a Davide Marrone e Stefano Quintarelli ha visto nascere, crescere e veleggiare verso il successo Skebby. Nata nel 2007 con la prospettiva di essere l’antesignana di WhatsApp, diventata nel 2009 una piattaforma di messaggistica SMS professionale b2b noto come Skebby e di proprietà di Mobile Solution, ha avuto una crescita che ha toccato anche il 60% annuo.
L’azienda è stata incubata per quattro anni in quello che nel 2008 era l’acceleratore di impresa del Politecnico di Milano e oggi è PoliHub. Proprio quegli anni sono stati cruciali per capire che l’idea di partenza, quella di proporre un servizio di messaggistica diretto agli utenti, era difficilmente monetizzabile senza avere alle spalle un finanziamento di milioni e milioni di euro. Un’idea, quella di mandare messaggi tramite internet, che nel 2007 era rivoluzionaria ed era nata dalla brillante intuizione di Davide Marrone, ai tempi 24enne laureando in informatica. “Il servizio aveva avuto grande riscontro e successo: avevamo toccato i 3 milioni di utenti registrati ma non riuscivamo a creare valore se non per loro – continua Orsi Carbone – ecco allora la svolta. Aprire la piattaforma alle aziende in un momento in cui o non veniva ancora fatto o farlo era costoso e complesso”.
E sempre diretto al business è Catapush superior push notifications, la nuova creatura dei tre fondatori di Skebby. Una piattaforma di notifiche push ed in-app messaging che rende la comunicazione fra azienda e cliente su app mobile affidabile, tracciabile ed in tempo reale. “Il progetto è nato un anno e mezzo fa proprio all’interno della società insieme al nostro team di ricerca e sviluppo. Oggi Quintarelli, Marrone e io, insieme al team R&D che è fuoriuscito da Skebby al momento dell’acquisizione, siamo Catapush”. Il servizio al momento è in prova gratuita fino a fine anno, sono un centinaio le aziende registrate e una quarantina quelle che già lo usano in tutto il mondo.
“Stiamo parlando con le principali banche online, con università, ospedali, società della sharing economy. Il problema che andiamo a intercettare è quello di una comunicazione a metà: molte aziende hanno già delle app create per avvicinarsi al cliente ma non le usano appieno. Se devono comunicare qualcosa mandano ancora o una mail o una push nativa e non hanno la possibilità di sapere se la comunicazione è arrivata ed è stata letta. E soprattutto, il cliente non può rispondere o chiedere qualcosa se non attraverso i canali tradizionali”, continua Orsi Carbone.
Le possibili applicazioni sono tantissime. “Pensiamo all’ospedale che comunica direttamente al paziente quando sono pronti gli esami, dell’università che avverte lo studente che sta per scadere il prestito di un libro, al proprietario di un’auto che ha appena fatto un incidente e può mandare una foto direttamente al concessionario per richiedere assistenza”. Chi vuole un servizio simile finora ha sempre dovuto svilupparselo internamente. “Come ha fatto WhatsApp – conclude Orsi Carbone. Ma difficilmente altre aziende lo faranno perché non è il loro core business. Grazie alla piattaforma SaaS Catapush qualunque azienda è in grado, di inviare notifiche push affidabili, tracciabili ed in tempo reale a tutti coloro che hanno una presenza su mobile e aprire un canale diretto e, bidirezionale, con il cliente. Ad oggi nessuno al mondo offre un tale servizio. ”.