Da startup fondata da due studenti ad azienda pronta a quotarsi in Borsa. Un percorso che ha bruciato le tappe quello di Cuatroochenta, protagonista del nuovo appuntamento di #WelcomeInnovation. Un’esperienza, quella che ci ha raccontato il Country Manager Italia, Andrea Piccone, che dimostra come i luoghi dell’innovazione rendano possibili preziose collaborazioni.
“Cuatroochenta è una storia di successo”. Una definizione senza mezzi termini quella di Andrea Piccone, Country Manager Italia dell’azienda nata in Spagna come startup nel 2011 e diventata in pochi anni una realtà internazionale. Fondata nel parco tecnologico Espaitec, da due studenti dell’Università Jaume I di Castellon, Alfredo Cebrian (CEO) e Sergio Aguado (CTO), l’azienda può attualmente contare su di un team di 80 persone, con presenza oltre che nella penisola iberica, anche in Italia e America Latina.
Cuatroochenta è oggi un’azienda leader nelle cosiddette Business Performance Techs (BPTechs), ovvero quelle tecnologie orientate al miglioramento dei risultati nelle organizzazioni, e all’efficienza dei processi aziendali. “Ci dedichiamo in particolare allo sviluppo di applicazioni mobili e alla trasformazione digitale”, continua Piccone. “I nostri servizi sono orientati ad affrontare le sfide di ottimizzazione e miglioramento delle performance attraverso lo sviluppo tecnologico in aziende e istituzioni, tramite app, software o consulenza”. Sfide che possono perseguire diversi obiettivi, da migliorare le vendite e ottimizzare i processi, fino ridurre i costi o migliorare l’efficienza; operiamo in molteplici settori quali mobilità, salute, industria, alimentazione, agricoltura, turismo, cultura, sport, tempo libero e comunicazione.
Perché avete scelto PoliHub per la vostra sede italiana? “La nostra scelta si è basata principalmente su tre fattori: ilprestigio internazionale di PoliHub e del Politecnico Milano ha rappresentato sicuramente per la casa madre spagnola una garanzia ed una importante rassicurazione in termini di immagine e visibilità al momento della scelta della sede italiana. Volevamo poter contare su opportunità di networking qualificate, attraverso le quali poter generare sinergie sia commerciali che di sviluppo tecnologico. Non ultimo”, aggiunge Piccone “collaborare con PoliHub ha rappresentato una scelta di continuità in termini di filosofia aziendale. Cuatroochenta è infatti nata all’interno di Espaitec, parco tecnologico universitario, creando e sviluppando fin da subito uno stretto legame sia con il mondo accademico che con l’ecosistema innovativo tipico di uno startup incubator”.
Quindi, sin da subito la volontà di entrare in un distretto in cui poter coltivare sinergie… “PoliHub si è effettivamente dimostrato nella realtà un luogo di relazioni; relazioni che spesso nascono in modo informale nella quotidianità dello spazio di coworking, cosi come in momenti più istituzionali, quali gli appuntamenti mensili di Update, workshop od eventi. In questo contesto, è nata la nostra collaborazione con la startup Co-Brains, che è diventato nostro partner locale di supporto tecnologico, migliorando la nostra agilità ed efficacia di risposta con i clienti italiani”.
Una collaborazione nata quasi per caso, vero? “Da una pausa caffè con il CEO Giacomo Baratti si è passati a valutare delle prime ipotesi di progetto che si sono in breve tempo concretizzate in una visita di tre giorni del team Co-Brains presso la nostra sede spagnola, dando vita ad un reale e fattivo esempio di cross-fertilization fra una azienda del distretto ed una startup”, afferma Piccone. “In particolare stiamo collaborando sul progetto SweetComm, un social network privato che favorisce la comunicazione interna aziendale e/o fra gruppi di aziende. Progetto nel quale siamo lieti anche di poter collaborare con lo stesso PoliHub”.
Come ti immagini il futuro di Cuatroochenta? “Oggi ci attende una grande sfida: la quotazione alla borsa di Madrid, nel segmento MAB (Mercado Alternativo Bursatil), prevista nel 2020. Un lungo processo iniziato già da tre anni con l’adesione al programma Pre-Mercado, durante il quale ci siamo adeguati agli standard di accountability e trasparenza richiesti ad una azienda prossima alla quotazione. È recente l’acquisizione di due aziende, Asintec e Sofistic (sistemi di gestione e cybersecurity), realizzata con un nuovo round di finanziamento e l’ingresso di nuovi investitori, a completamento del piano strategico in vista della IPO”.
“Con l’integrazione di queste le aziende, facciamo un grande salto di qualità, entrando in settori strategici e rafforzando la propria posizione di azienda tecnologica orientata al 100% all’ottimizzazione del business, con la capacità di fornire consulenza, sviluppo e implementazione di software avanzati, oltreché un nuovo portafoglio di soluzioni Saas”, conclude Piccone.