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Fare startup è fuffa o no? Meglio “aprirsi una pizzeria”, come suggerisce Flavio Briatore o ispirarsi allo “Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs? Forse la verità sta nel mezzo, e si avvicina alla definizione di Steve Blank, imprenditore e fondatore del Lean Startup Movement :”Creare nuove imprese permette di innovare in modo discontinuo e sta dando vita a una nuova economia”. E per capire quanta verità ci sia in queste parole che i protagonisti del primo degli appuntamenti a tema startup targati PoliHub (qui il form per iscriversi a WHY NOT) sono Mauro Giacobbe AD di Facile.it e Andrea De Spirt founder di Jobyourlife, incubata in PoliHub.

Il tema, introdotto da Stefano Mainetti CEO di PoliHub, è fra i più attuali: essere imprenditore. Giacobbe aveva davanti una carriera molto ben avviata in ambito bancario assicurativo quando decide di lasciare tutto e entrare come responsabile del business spagnolo in Facile.it, allora appena nata ma che oggi è stata valutata 100 milioni di euro. De Spirt ha fondato la sua Jobyourlife, che oggi ha un team di 20 persone e ha ricevuto 1milione e 100 mila euro di finanziamenti, per rispondere a un bisogno personale: quello di trovare una persona giusta per un’altra startup che voleva creare. È dalla loro esperienza diretta che la sala Arena di PoliHub colma di studenti, curiosi e aspiranti startupper apprende quali sono gli ingredienti chiave dell’essere imprenditore.

Non abbiate paura né di cambiare la vostra idea iniziale né di fallire. È fondamentale averne la consapevolezza ma continuare a guardare avanti per essere imprenditore”, spiega Andrea De Spirt. “Avevo un ottimo lavoro ma non mi bastava: volevo fare qualcosa che avesse a che fare con internet e l’innovazione, volevo divertirmi e perché no, fare più soldi. Queste sono state le molle che mi hanno convinto a provare a diventare imprenditore”, gli fa eco Mauro Giacobbe. “Io ero un consulente, lavoravo con slide e schede Excel, ho imparato tutto da zero”. Del resto, che si inizi da giovane o che si parta dopo altre esperienze lavorative, De Spirt e Giacobbe sono concordi nel ribadire che fare startup è una scelta di vita, ancor prima che di lavoro. Serve proprio una mentalità diversa: “Vuol dire dormire con il quadernetto a fianco la notte perché così se ti viene in mente qualcosa puoi segnarla, vuol dire essere pronti a fare tutto quello che serve per far accadere le cose, voler fare le cose non vederle succedere”, spiega Giacobbe, che comunque avverte sulla necessità di gestire il rischio in modo consapevole. Buttarsi insomma, ma certi di avere un buon paracadute.

Si parla poi di team ed execution. Il CEO in una startup è davvero “Chied of Everything”. Dalla realizzazione dell’idea, alla costruzione del team fino alla ricerca dei finanziamenti. “Sono andato io stesso a cercare i potenziali investitori di quella che sarebbe stata Jobyourlife su Linkedin. Così ho imparato a mie spese una grande lezione: si investe nella persona e nell’idea prima che nel business plan. Ecco perché deve essere il più specifica e facile da comprendere possibile”. Va bene avere l’idea geniale ma “crei una startup anche se trovi da subito le persone giuste con cui fondarla. Per questo, potessi tornare indietro, dedicherei più tempo proprio alla ricerca della persona giusta da inserire nell’azienda, momento che in fase di avvio è stato un po’ trascurato”, aggiunge l’AD di Facile.it. Entrambi gli ospiti sono d’accordo sull’importanza della forza di volontà e della costanza a scapito dell’intelligenza quando si inizia a fare startup. Non è necessario avere in mente qualcosa di estremamente innovativo: “bisogna chiedersi due cose – conclude Giacobbe- se l’idea soddisfa in modo migliore un bisogno che c’è già e se rispondendo a questo bisogno si possono fare dei soldi”.

E proprio “Avere l’idea” è il focus del secondo appuntamento di WHY NOT fissato per il 3 novembre. Protagonisti Fabio Cannavale (Bravolfy e LastMinute.com), che aiuterà a capire quando un’idea intercetta un vero bisogno, e Edoardo Iannuzzi (Shooz), giovane startupper che racconterà come sta sviluppando il suo progetto.