Quello che fino a qualche tempo fa avremmo definito “futuristico”, oggi è divenuto realtà. Perché l’Intelligenza Artificiale – così come il mercato ad essa correlato – si sta affermando in ogni parte del mondo. Al punto tale che sempre più startup e imprese decidono di investire in questo settore: dall’automotive alla finanza, dalla sanità al digital marketing fino anche all’editoria e al giornalismo. Eppure, nonostante il dibattito scientifico sul tema sia piuttosto animato, non esiste una definizione univoca di Artificial Intelligence, anche se in molti concordano sul fatto che lo scopo dell’AI non sia replicare l’intelligenza umana, ma emularne solo alcune funzioni.
L’occasione per capire le reali potenzialità del fenomeno, definirne gli ambiti di applicazione, comprenderne le opportunità di business è stato il workshop Artificial Intelligence, organizzato dall’Osservatorio Startup Intelligence, che si è svolto lo scorso 26 gennaio presso le aule del Politecnico di Milano. Durante l’incontro sono stati snocciolati i dati più significativi del settore e raccontati alcuni casi concreti.
L’Intelligenza Artificiale è ormai il comparto innovativo su cui anche i media tradizionali hanno puntato i riflettori. Principalemente per raccontare l’utilizzo, sempre più frequente da parte di molte aziende, dei chatbot. Più comunemente chiamati assistenti virtuali, i chatbot stanno vivendo un vero e proprio momento di gloria mediatico, da quando Mark Zuckerberg, lo scorso 12 aprile in occasione della conferenza a San Francisco dedicata agli sviluppatori, ha presentato l’implementazione di questo strumento per Messenger, il servizio di messaggistica istantanea di proprietà del noto social network.
A guardare i numeri, non sembra che l’Intelligenza Artificiale possa essere solo un fenomeno passeggero: negli ultimi 3 anni, infatti, più di venti aziende attive nel settore dell’AI sono state acquisite da giganti come Google, Amazon, Apple. Proprio qualche giorno fa la Chan Zuckerberg Initiative, l’organizzazione filantropica fondata dall’inventore di Facebook insieme alla moglie Priscilla, ha acquisito Meta una startup che fornisce un motore “AI-powered” in grado di aiutare scienziati e ricercatori nella loro attività. Le ricerche di settore poi stimano che il mercato dell’AI crescerà dagli otto miliardi di dollari del 2016 a oltre 47 miliardi nel 2020. E, secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Startup Intelligence, il finanziamento medio ricevuto dalle realtà innovative in questo settore è pari a 6,3 milioni di dollari.
I campi di applicazione dell’Intelligenza Artificiale sono i più vari: oltre ai già citati assistenti virtuali, se ne fa largo uso nel settore del Natural Language Processing (comprensione produzione di testi) nello Speech Recognition (trascrizione di discorsi di esseri umani) nelle piattaforme di Machine Learning (la capacità di apprendimento di un algoritmo) e così via.
Durante il workshop abbiamo visto da vicino sette startup che hanno sviluppato progetti basati sull’intelligenza artificiale. Ecco quali sono e cosa fanno.
Preteckt:
Si tratta di una chiavetta in grado di connettersi a una gran parte delle auto. Una volta connessa monitora tutto ciò che rilevano i sensori delle auto in modo da identificare le anomalie nei dati che indicano i primi segnali di un guasto che potrebbe verificarsi a breve
Parola alle #startup: @Preteckt sviluppa un device self-predicting per gestire interventi di manutenzione nelle auto #StartupIntelligence pic.twitter.com/Zuhi772L96
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
The Energy Audit:
Offre una piattaforma software di servizi volta ad analizzare i dati relativi ai consumi energetici grazie ad accurati modelli previsionali
.@TheEnergyAudit ha realizzato una piattaforma software che analizza i consumi energetici tramite modelli previsionali #StartupIntelligence pic.twitter.com/d8oGNrl0HJ
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
Simularity:
Offre soluzioni software in grado di integrare ciò che offrono i sistemi di predictive analysis, che funzionano in real time, con il Machine Learning
.@simularity offre soluzioni software che fanno predictive analytics per #IoT #Telco #Healthcare @Osserv_Digital #StartupIntelligence pic.twitter.com/z66kk4fXhC
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
Nami Lab:
Ha sviluppato un’applicazione basata su reti neurali e deep learning in grado di trascrivere uno spartito a partire da un brano musicale
#Namilab ha sviluppato un'app basata su reti neurali e #deeplearning in grado di trascrivere uno spartito a partire da un brano musicale pic.twitter.com/wEOqezDqX9
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
Cortical.io:
Sviluppa e mette in commercio soluzioni di Natural Language Processing basate sulla propria tecnologia che offre un nuovo approccio alla gestione dei Big Text Data.
.@cortical_io sviluppa soluzioni natural language processing basate su tecnologie per la gestione dei Big Text Data #StartupIntelligence pic.twitter.com/BthtgY1ABF
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
Indigo AI:
Ha sviluppato un chatbot che aiuta le aziende a migliorare la comunicazione con i propri clienti
#Indigo aiuta le aziende a migliorare la comunicazione con i propri clienti tramite un chatbot #customerexperience #StartupIntelligence pic.twitter.com/AehPoqu0FM
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
WeAr
Ha sviluppato una piattaforma cloud SaaS che consente di creare manuali e istruzioni d’uso basati sulla realtà aumentata
#WeAr ha sviluppato una piattaforma #SaaS che consente di creare manuali e istruzioni d'uso basati su realtà aumentata #StartupIntelligence pic.twitter.com/I8dttuf8P4
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017
Eyra
Horus, il wearable device realizzato da Eyra, punta a migliorare la qualità della vita delle persone ipovedenti
#Eyra ha realizzato Horus, un wearable device per persone ipovedenti che punta a migliorarne la qualità della vita #StartupIntelligence pic.twitter.com/oQw4031e9p
— PoliHub (@PoliHub) January 26, 2017