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Le startup sono una forza strategica del nostro Paese e la grande industria deve imparare a investire nelle soluzioni disruptive ideate e prodotte da neoimprese e PMI innovative. Per per far conoscere e lavorare insieme questi due poli è nato il “Programma Sviluppo Startup e PMI innovative” che il 23 marzo è stato presentato nella Sala Arena di PoliHub dalla Fondazione R&I. L’obiettivo è scegliere le migliori idee in 12 settori che vanno dall’alta tecnologia e nanotecnologia per settori industriali avanzati (aerospazio, satelliti, ecc.) all’automazione industriale e robotica, dalle applicazioni stampanti 3D, ICT e sensoristica di supporto ai sistemi per telecomunicazioni, la sicurezza degli individui e delle infrastrutture e i sistemi e prodotti per il settore energia.(Qui tutte le informazioni per candidarsi)

La call chiude il 29 febbraio ma la Fondazione accetta idee e candidature senza limiti di tempo. Colori che saranno ritenuti meritevoli vinceranno un percorso di accelerazione menthoring e tutoring di circa sei mesi che porterà alla redazione di un Piano Industriale con il supporto della Fondazione R&I ed i partner del programma. Ecco il valore aggiunto della call: le aziende, da Finmeccanica a Tim, passando per Intesa Sanpaolo e Siemens, sono direttamente coinvolte nella scelta dei progetti e hanno l’obiettivo di portare al loro interno le soluzioni che più si adattano ai loro campi di interesse.

All’evento erano presenti vari membri della Fondazione tra imprese, università, banche e istituzioni. L’innovazione è una necessità”, ha esordito Giovanni Maria Volpato della fondazione R&I. “La conoscenza in Italia è significativa ma si traduce ancora troppo poco in industrializzazione. Siamo qui per agevolare lo scambio tra startup e impresa nell’ottica della crescita reciproca”.

Il CEO di PoliHub Stefano Mainetti ha poi spiegato il modello dell’incubatore che nel 2015 ha raggiunto le 50 startup incubate, i 6.9 milioni di euro di investimenti e i 12 milioni cumulativi di fatturato “sempre lavorando per creare connessioni fra università e aziende”. Si sono poi susseguiti gli interventi di Gianantonio Magnani, presidente della Fondazione Politecnico di Milano, Guglielmo Lanzani, Istituto Italiano di Tecnologia, Alessandro Garibbo di Finemeccanica, Luca Pagetti di Intesa Sanpaolo, Marco De Bortoli di Tim e Chiara Signorini di Siemens.

Tutte imprese o istituti che, nell’ottica di apportare innovazione, stanno guardando con grande interesse all’open innovation e al mondo startup. E vogliono essere in prima linea per intercettarne il valore.