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Perché gli investimenti dei fondi di venture capital restano sempre bassi in Italia? Quali sono le principali difficoltà che un imprenditore deve affrontare? Che cosa deve avere una startup per avere successo? Quali saranno i principali progetti di PoliHub?

Sono alcune delle domande dell’intervista a Claudia Pingue, General Manager di PoliHub pubblicata oggi su Il Giorno –  Economia e Lavoro sull’importanza dell’internazionalizzazione delle nuove imprese che sviluppano prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico: “Deve essere internazionale, avere luoghi per lo sviluppo e lavorare per imporsi su un mercato globale“.

La mancanza di visione internazionale e la focalizzazione solo sul mercato italiano porta le startup a non sviluppare metriche di qualità per attirare e garantire un investimento importante per lo sviluppo dei propri prodotti e servizi. “I venture capital, in poche parole, non vedono ritorno in un panorama di startup in cui i tre quarti della forza lavoro sono soci delle aziende. I soldi da mettere nel sistema ci sono, l’Italia è piena di risparmi, ma le startup italiane evidentemente non sono abbastanza attrattive”.

In PoliHub stiamo lavorando per creare le condizioni adatte per garantire anche l’industrializzazione a livello globale delle idee in ambito hard tech. Un esempio concreto è la partnership con la Tsinghua University (Cina) e importanti player del settore. “In Italia si è in grado di sviluppare innovazione tecnologica, la sfida è renderla replicabile a livello industriale”. Con più di 1300 progetti imprenditoriali tecnologici valutati nel 2017, 113 startup incubate che hanno fatturato complessivamente oltre €30 milioni creando oltre 550 posti di lavoro, i nostri risultati si staccano nettamente dalla media italiana e ci hanno conferito il 3° posto tra gli incubatori universitari di tutto il mondo (UBI GLOBAL Ranking 2017-2018).

Vi invitiamo a leggere tutta l’intervista sull’edizione cartacea di Il Giorno, oggi in edicola! Buona lettura!