Skip to main content

C’è SmartAID, un software creato ad hoc per il mondo del no-profit che prevede i comportamenti dei donatori e ottimizza le raccolte fondi. C’è SeTTEX, l’app per il mondo della pallavolo che prevede il comportamento della squadra avversaria ed è stata già testata dalla nazionale italiana slovena e finlandese. E poi Mathesia, la prima piattaforma di crowdsourcing dedicata alla matematica applicata. Ecco la punta dell’”iceberg” Moxoff, nata nel 2010 come spin off dell’università milanese con l’obiettivo di applicare la matematica a vantaggio del mercato e delle aziende.

Vogliamo essere il ponte fra il laboratorio Mox di modellistica e calcolo scientifico del Politecnico di Milano e l’industria”, spiega l’Ad Ottavio Crivaro, Perché spesso i due mondi viaggiano su binari paralleli che non si incrociano mentre “la matematica è dappertutto anche se non ce ne accorgiamo”. Dal 2009 Crivaro, proveniente dal mondo della consulenza in ambito hi- tech, ha visto nella mancanza di collaborazione e contaminazione fra le due realtà uno spazio di mercato nel quale inserirsi. Dopo un anno di lavoro alla ricerca del modello di business perfetto, nel 2010 l’azienda si struttura senza andare alla ricerca di capitali esterni. Da metà 2013 la squadra di Moxoff, presieduta dal matematico di fama mondiale Alfio Quaternoni e che oggi conta circa 20 persone, ha iniziato a lavorare sui propri prodotti SmartAID, SeTTEX e Mathesia. Nel mentre, ha lavorato a soluzioni personalizzate per oltre 60 clienti. “Ho sempre avuto voglia di lanciare una sfida, al mondo ma anche a me stesso – racconta Crivaro – e creare qualcosa che non c’era”. L’Ad anticipa anche il prossimo progetto in cantiere: un’applicazione creata per il mondo medicale di supporto alla diagnostica, e spiega di cosa ha bisogno in questo momento l’azienda.

“Per noi la cosa più difficile è stata e sarà sempre quella di farci conoscere: una volta che un’azienda ha capito come lavoriamo non ci lascia più. Ecco perché servono figure tecnico commerciali che ci aiutino a presentarci e strutturarci sempre più sul mercato”. Questi i consigli di Ottavio:

Fate esperienza in un’azienda, capitene i meccanismi e applicateli poi al vostro progetto.

Circondatevi dei colleghi “giusti”. An che se avete un’idea ottima da soli non si fa nulla.

Siate imprenditori prima di essere inventori. Non innamoratevi troppo della vostra idea. Questa può funzionare o no, ma quello che deve rimanere è il senso di fare impresa e quindi creare valore e lavoro.