Favorire la collaborazione tra imprese e startup. È l’obiettivo del progetto Open Italy, il primo sales accelerator per startup innovative, promosso insieme alle imprese del Consorzio ELIS. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge una fetta significativa degli attori dell’ecosistema dell’innovazione italiano: 130 startup, 70 responsabili innovazione, 22 grandi aziende e 32 acceleratori/venture capitalist.
Le startup selezionate parteciperanno alle giornate di demo day in programma (17, 24 e 31 maggio) e presenteranno al Comitato innovazione, composto dai Chief Innovation Officer delle imprese aderenti al Consorzio, la demo del proprio prodotto e servizio e un caso d’uso di particolare valore in cui si dà evidenza dei benefici dell’uso del prodotto e servizio.
PoliHub ha ospitato la seconda delle tre giornate di DemoDay, in cui si sono affrontati argomenti legati alla cybersecurity e al fleet management (gestione delle flotte aziendali). Ad aprire la giornata di lavori è stato Stefano Mainetti, consigliere delegato di PoliHub, che dopo aver mostrato brevemente i numeri e le attività dell’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, ha spiegato l’importanza nonché volontà di fare sistema insieme al Gruppo Elis, attraverso il progetto Open Italy.
Perché fare sistema, ora più che mai, può essere la chiave vincente per muoversi rapidamente in un settore – quello delle startup innovative – in cui circolano sempre meno capitali, e urge la necessità di far dialogare startup e grandi aziende. E allora, tramite un pitch di otto minuti, oltre 15 startup hanno presentato la loro innovazione ai Chief Innovation Officer delle aziende partecipanti (tra cui: Anas, A2a, Adr Aeroporti di Roma, Almaviva, Arriva, Autostrade per l’Italia, Dhl, Enel, Fastweb, Ferrovie dello Stato, Igt, Oracle, Nissan, Sea, Sirti, Tim, Telepass, Terna, Thales Alenia, Vodafone, Wind-Tre). L’obiettivo della giornata è stato quello di creare le condizioni affinché nascessero progetti di co-innovazione tra aziende e startup, nell’ottica di quel più ampio processo che è ormai noto come open innovation.
Per questo all’interno della giornata di lavori non sono mancati i momenti di confronto con le singole startup, anche al di fuori dei classici pitch. Momenti in cui i responsabili innovazione hanno potuto analizzare più da vicino le realtà imprenditoriali presenti, confrontandosi direttamente con i membri del team e approfondendo le caratteristiche del loro business. Salvo poi riunirsi, a fine giornata, per discutere delle potenzialità delle startup partecipanti, e valutare la possibilità di sviluppare progetti con una o più realtà imprenditoriale.
Progetti che potrebbero diventare realtà il prossimo 4 settembre 2017, giornata finale dell’Open Italy, quando in caso di valutazione positiva le startup avvieranno formalmente collaborazioni con imprese, attraverso la realizzazione di commesse per un valore massimo pari a 200mila euro. Inoltre il progetto mette in palio un grant dal valore complessivo di 35mila euro, di cui 10mila in contanti il restante in supporto tramite un team dedicato che aiuterà la startup nella realizzazione del progetto di prototipo.