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Quando la forma è sostanza. Ed è capace di isolare da rumori molesti e fastidiose vibrazioni. Serie periodiche, ripetitive, di oggetti sferici collegati fra loro da accrocchi meccanici. «E la novità, l’innovazione, è che non importa di che materiale sono fatti. Calcestruzzo o plastica riciclata, poco conta, quel che importa veramente non è la sostanza con cui verranno realizzati, ma il disegno, la forma, appunto».
Due brevetti e ora la possibilità concreta di industrializzare i prototipi per andare sul mercato grazie a un’iniezione di denaro che arriverà dal nuovo fondo di venture capital creato dalla collaborazione del Politecnico di Milano e di 360 Capital Partners. Il vero esame di maturità, per Phononic Vibes, una delle 120 start up incubate dal Polihub e una delle prime a essere messe sotto la lente di Poli360, arriva adesso: «Passare dallo status di ricercatori a quello di imprenditori. E provare a vedere l’effetto che fa» sorride Luca D’Alessandro.

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