Un 2017 che ha visto PoliHub superare l’anomalia tutta italiana di avere moltissime startup ma poche scaleup in grado di raccogliere capitali. Degli ingredienti del successo e degli obiettivi per il prossimo anno abbiamo parlato con Claudia Pingue, Direttore Generale di PoliHub.
Un 2017 molto buono. Quali gli ingredienti del successo raggiunto?
Partiamo dai risultati. Nel 2017 abbiamo supportato 113 imprese, a differenti stadi di maturità: 41 in fase di accelerazione, la fase iniziale della creazione di impresa, 47 nelle prime fasi di test sul mercato e 25 in fase di crescita. Sono aziende che operano in diversi settori di sviluppo innovativo: dalle Environmental & Green Technologies all’Industrial Manufacturing, dall’ICT al MedTech, dall’IoT agli Smart Products. Le sosteniamo nel loro percorso di sviluppo con servizi specialistici e personalizzati per lo specifico business: dallo sviluppo dei prototipi all’industrializzazione dei prodotti, dalla strategia di go-to-market alla commercializzazione attiva, dal consolidamento del team imprenditoriale allo sviluppo organizzativo. E i risultati di quest’anno sono stati importanti: le nostre startup hanno fatturato in maniera cumulata circa 30 milioni di euro, hanno impiegato più di 600 collaboratori e hanno raccolto capitali per un totale che supera i 12 milioni di euro.
Chiaramente non è guardando alla media di queste metriche, ma a casi di successo quali quelli di Greenrail, Goliath, Mathesia, Leaf Space che si trovano gli ingredienti del nostro successo: team con forti competenze tecniche e specialistiche, ideatori di invenzioni brevettate difendibili supportati in percorsi di sviluppo tecnologico e di empowerment imprenditoriale, in collaborazione con il Politecnico di Milano e avviati sin da subito su mercati di sviluppo internazionali. E’ questa la chiave del successo di PoliHub e la grande opportunità per chi vuole avviare un’iniziativa imprenditoriale, unendosi al nostro Distretto di innovazione.
Persone, proprietà intellettuale e internazionalizzazione sono state quindi le parole chiave del 2017. Che 2018 aspetta PoliHub? Quali gli obiettivi e le principali azioni di sviluppo?
Nel 2018 giocheremo essenzialmente la nostra partita su 3 assi fondamentali, in continuità con quanto fatto lo scorso anno ma con anche importanti novità.
1. Continueremo a sostenere lo sviluppo di startup di qualità ad alto potenziale di sviluppo. Le azioni distintive che metteremo in campo su questa linea sono: un’attenta selezione delle iniziative basate su invenzioni, provenienti dai bacini universitari o da aziende e privati, unita alla capacità di finanziare la realizzazione dei primi prototipi grazie anche alle infrastrutture tecnologiche dei più di 300 laboratori del Politecnico di Milano e le competenze distintive della Fondazione Politecnico per l’accesso a fondi europei o nazionali per la ricerca applicata e lo sviluppo dell’imprenditoria tecnologica innovativa. A ciò si unisce la provata capacità di PoliHub di lavorare sin da subito con i principali fondi di Venture Capital e con il mondo industriale ed il forte respiro internazionale impresso negli ultimi anni, anche grazie alla recente partnership strategica con la Tsinghua University di Pechino ed il suo incubatore TUS Star, il più grande incubatore di startup al mondo.
Per gli aspiranti imprenditori, determinati sin da subito a giocare una sfida globale e discontinua, ricordo che in primavera (a fine marzo) ci sarà la ripartenza del nostro programma di scouting ed empowerment imprenditoriale, la Switch2Product.
2. Potenzieremo la collaborazione tra le startup ed il mondo industriale. Si parla molto del binomio aziende-startup, indubbiamente un binomio di valore che per funzionare però non può prescindere da basi prima culturali e poi metodologiche, che aiutino i due ecosistemi nella direzione del valore reciproco. Su questo versante lavoreremo soprattutto al fianco di top manager di aziende nazionali e internazionali, consulenti ed esperti che vogliano realmente capire come valutare, impostare e misurare la collaborazione con le innovazioni emergenti derivanti dal comparto delle startup. In particolare, a febbraio, lanceremo il primo corso executive in Entrepreneurship Innovation & Startup, in collaborazione con il MIP, la Business School del Politecnico di Milano e con la partecipazione del Cefriel e del Polidesign. Il percorso è disegnato su misura per trasferire i principali elementi caratterizzanti il mondo delle startup, affiancando alla formazione executive dei veri e propri laboratori di imprenditorialità, dove sarà possibile acquisire la conoscenza pratica di strumenti di generazione, design e sviluppo di nuovi modelli di business, delle metodologie di valutazione del potenziale di progetti a elevata incertezza di mercato e tecnologica e approfondire le dinamiche di interazione e relazione con i team di startup reali.
3. Lavoremo per creare in Bovisa un polo di innovazione specializzato sui temi di industria 4.0, il luogo di riferimento dell’innovazione per il sistema industriale del nostro paese, convinti che la prossimità ai centri di eccellenza accademici, ai laboratori di prototipazione e test, alle competenze tecniche allo stato dell’arte e alle startup, rappresentino fondamentali fattori critici di successo per avviare iniziative hi-tech distintive e ad alto potenziale. Ci rivolgeremo in particolare alle imprese determinate a individuare delle vie concrete di trasformazione dei propri prodotti, servizi e modelli di business, facendo leva sull’imponente innovazione tecnologica oggi disponibile. La via di PoliHub sarà quella di offrire l’accesso ad un ambiente esclusivo, predisposto ad offrire modalità di individuazione e sperimentazione di utilizzo di tecnologie innovative in funzione di concreti bisogni di mercato volto alla creazione di startup o spin-off (accademici o aziendali) ad alto potenziale di business. Una sede capace di abilitare dei reali percorsi di trasferimento tecnologico, in collaborazione con il Technology Transfer Office del Politecnico di Milano. Completano questa visione l’ingrediente internazionale, che permette di avere massa critica e capacità di innovazione unica in Italia, grazie all’apertura in Bovisa a fianco di PoliHub della sede italiana di TUS Star e la nuova tecnologia 5G, disponibile nel nostro distretto per le attività sperimentali in collaborazione con Vodafone.
Squadra che vince non si cambia. Come evolve l’organizzazione di PoliHub?
Sono le persone a fare la differenza, il vero motore di sviluppo del nostro incubatore. Ci terrei a ringraziare tutti: i docenti, i ricercatori e i dottorandi che collaborano nei nostri programmi di formazione imprenditoriale, nelle attività di due diligence e di progettazione tecnica; la Fondazione Politecnico, nostro azionista di riferimento, che ci sostiene nello sviluppo con risorse e competenze distintive; i mentor di PoliHub, oggi più di 50 tra investitori, imprenditori, manager e professionisti, per il loro prezioso contributo alla crescita delle nostre startup e a tutto il team di PoliHub, veri protagonisti di questa storia.
Sì, squadra che vince non si cambia, ma si potenzia. Abbiamo programmato ulteriori inserimenti che inizieremo a operare sin da gennaio. Ora non ci rimane che iniziare. Con l’augurio che sia veramente un buon anno per tutto il nostro ecosistema.