Un 2016 molto positivo, un 2017 ricco di progetti quello che aspetta PoliHub. Ne abbiamo parlato con Claudia Pingue, COO di Polihub, inserita anche lo scorso anno nella classifica delle 100 donne più influenti del digitale da StartupItalia.
Anche quest’anno sei tra le 100 donne più influenti del digitale secondo StartupItalia. Che effetto fa?
E’ sempre piacevole ricevere un riconoscimento che valorizza il tuo lavoro, il tuo impegno, le tue passioni. Queste iniziative poi hanno un fine meritorio: quello di accendere le luci su una serie di competenze tecniche e tecnologiche che il mondo femminile riesce ad esprimere con grande eccellenza e che, ad oggi, vengono ancora troppo poco valorizzate, in settori per tradizione di appannaggio maschile.
PoliHub continua a crescere. Quali sono i progetti per il 2017?
Arriviamo da un anno molto positivo, un 2016 in cui abbiamo sviluppato e realizzato un progetto di ampliamento degli spazi che ha visto anche un potenziamento delle nostre strutture di servizi a valore, abbiamo avuto un aumento del numero di startup incubate parallelamente ad un aumento delle metriche di business che le hanno contraddistinte, abbiamo moltiplicato il numero di accordi anche esclusivi con soggetti investitori sia nazionali sia internazionali. Fare di meglio per il prossimo anno non è semplice ma abbiamo individuato una traiettoria.
Rispetto al 2017, sono molte le iniziative in programma: un rilancio delle iniziative di scouting imprenditoriale che PoliHub svolge all’interno del Politecnico di Milano con Switch2Product. Quest’anno sarà rinnovata, ci saranno premi in denaro messi a disposizione dal Politecnico in un’ottica di valorizzazione della capacità di fare ricerca e trasformarla in impresa; PoliHub sarà poi di nuovo coordinatore della StartCup, l’iniziativa di scouting di tutte le università lombarde, un ruolo che ci dà una posizione di rilevanza all’interno del sistema universitario regionale; verranno potenziate le call verticali sponsorizzate del mondo industriale. Oltre a questo stiamo lavorando per potenziare le relazioni internazionali, in particolare con Cina e UK, con programmi specifici che consentano alle nostre aziende di facilitare e dare un boost nei processi di internazionalizzazione. Ultimo tema di sviluppo quello dell’Open Innovation per intessere e creare vicinanze sempre più forti tra il mondo dell’innovazione emergente, prodotto dalle startup, e il mondo industriale, in generale il settore corporate.
In quali settori sono in maggiore crescita le startup? Dal tuo osservatorio privilegiato quali trend pensi contraddistingueranno il 2017?
In effetti il numero di startup che nascono è in continuo aumento. All’interno di questo trend si è osservato negli ultimi due anni una maggiore presenza di iniziative che puntano su settori industriali (life science, fintech, etc.) che fanno leva su una capacità di innovazione più difendibile. Si è anche assistito alla consumerizzazione dell’hardware non più solo del software e quindi startup che puntano non solo su servizi ma su prodotti hi-tech. I trend del 2017, quelli su cui punterà PoliHub, sono certamente quelli dell’industria 4.0, della smart factory (IoT, cloud, intelligenza artificiale, etc.) anche grazie alle agevolazioni previste dalla legge di bilancio; altro filone quello del design legato, per esempio, all’innovazione della customer experience in settori che rendono unico il Made in Italy, le cosiddette 3F: food, fashion e furniture.