Prima tappa: Washington DC
Le relazioni di PoliHub con l’ecosistema statunitense, il più avanzato al mondo per l’innovazione e l’imprenditorialità, si intensificano grazie alla partecipazione di Domenico Pannofino, Startup Selection Coordinator @ PoliHub, ad una delegazione del International Visiting Leadership Program (IVLP) su invito del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano. IVLP è un programma del Dipartimento di Stato USA che ogni anno accoglie circa 5.000 partecipanti da tutto il mondo per intensificare le relazioni dei diversi paesi con gli Stati Uniti su diversi temi sociali, culturali ed economici.
Il tema della delegazione è “Entrepreneurship as the Engine of Prosperity and Stability” e riunisce 21 rappresentanti dell’ecosistema europeo da 15 Paesi.
La prima tappa del tour è Washington DC, con una serie di incontri finalizzati a conoscere l’ecosistema statunitense a supporto dell’innovazione e dell’imprenditorialità a livello federale.
L’introduzione alla complessità del sistema federale è stata illustrata da una brillante lecture del Prof. Jeremy Mayer, professore di Public Policy alla George Mason University. La distinzione tra il livello legislativo, regolatorio e fiscale federale e quello di ciascuno Stato non è mai banale e possono esserci differenze anche significative tra gli stessi Stati. Questo ovviamente ha un impatto anche sullo sviluppo di business negli USA dove spesso si è costretti ad affidarsi ad un supporto legale sia sulle regolamentazioni federali che su quelle statali.
Il supporto federale per lo sviluppo all’imprenditorialità e all’innovazione avviene su diversi fronti. Durante l’incontro presso l’Agenzia per lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (US Small Business Administration) sono state illustrate le azioni messe in atto sul territorio attraverso i cosiddetti SBDC – Small Business Development Centers: 1.000 centri in tutto il Paese che forniscono supporto informativo, finanziamenti agevolati, training e advisory sui diversi temi legati alla creazione e allo sviluppo d’impresa.
Sul fronte internazionale le iniziative sono coordinate a livello federale dal Dipartimento di Stato (Office of Commercial and Business Affairs). Karen Enstrom, direttore del “Global Entrepreneurship Program”, ha illustrato l’impegno del governo centrale nel promuovere l’imprenditorialità e le connessioni con gli ecosistemi internazionali. Parte del programma sono il Global Entrepreneurship Summit (GES) che si terrà il prossimo novembre in India (www.ges2017.org) e la Global Entrepreneurship Week, che ogni Novembre celebra e promuove a livello mondiale la cultura del fare impresa.
La visita all’ American University Center for Innovation (AUCI), ha messo in luce come anche il sistema educativo giochi un ruolo importante nella creazione di impresa negli Stati Uniti. Qui viene effettuata attività di ricerca, formazione e incubazione.
Le attività formative sono indirizzate a tutti i corsi di laurea dell’American University e in particolare a quelli non orientati al business, con l’obiettivo di aiutare gli studenti a trasformare le loro idee “scritte su un tovagliolo” in realtà (“make your “back of the napkin” idea a reality”).
L’educazione alla cultura imprenditoriale è al centro anche delle attività dell’incubatore (AU Entrepreneurship Incubator), che il Prof. Thomas White, co-direttore, definisce come un Education Incubator. Qui studenti ed ex-studenti (recenti) possono tradurre le loro idee in impresa in un “ambiente a basso rischio focalizzato sulla componente educativa”, senza alcun timore che un fallimento possa compromettere la propria carriera. La cultura del fallimento è infatti un aspetto fondamentale nell’educazione imprenditoriale statunitense, dove gli stessi americani affermano “Our Country is built on failures”. L’incubatore, lanciato nel Settembre 2014, ha registrato nei primi 3 anni di vita oltre 40 startup avviate da studenti, in grado in grado di generare 1 milione di $ di ricavi e 665 mila $ di capitali raccolti da investitori.
L’ultimo incontro a Washington DC si è tenuto sul tetto di uno dei palazzi più alti della città, dove si può ammirare lo skyline da cui emerge fiero il Campidoglio. Qui Kristof Grina, insieme a due suoi amici, ha avviato Up Top Acres, una start-up che sta trasformando i tetti di Washington in orti urbani biologici e spazi green per eventi. Un esempio virtuoso di come sia possibile con poche risorse e molto talento avviare un’impresa in grado di raggiungere rapidamente sostenibilità economica e capacità di scale-up.
Stay tuned per i dettagli della seconda tappa: Minneapolis (Minnesota)!