Come affrontare situazioni relazionali in azienda che hanno un impatto sullo sviluppo del business e sulla propria carriera? Le startup non sono esenti da queste logiche e nel proprio percorso di strutturazione devono affrontare, oltre alle sfide tecniche e di mercato, questioni di natura gestionale. Queste questioni, se mal presidiate, possono limitare in modo significativo la possibilità di ottenere i risultati attesi.
La gestione aziendale è un tema delicato e cruciale che è stato al centro degli ultimi due appuntamenti dello Startup Growth Program, il programma di empowerment di PoliHub rivolto a startupper, studenti e attori della community milanese, interessati ai temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione tecnologica.
Il prof. Diego Polo-Friz, ex Partner McKinsey e Presidente di Tucano Urbano, durante gli incontri del 22 e 29 giugno scorsi, ha approfondito le basi per la comprensione dei meccanismi di funzionamento di un’impresa, in particolare dal punto di vista di chi la gestisce, secondo un mix di esposizione frontale e simulazioni interattive in aula.
“Qual è lo scopo di un’azienda?”, ha esordito in apertura del primo incontro. “Secondo l’articolo 2247 del Codice Civile, le aziende esistono per produrre redditoe valore a favore degli azionisti che vi hanno dedicato del capitale. Perché reddito e valore siano sani i clienti devono ricevere un’utilità, i colleghi devono avere una piattaforma di gratificazione e crescita professionale, la comunità non deve essere danneggiata e le norme devono essere rispettate”.
Secondo Polo-Fitz siamo scimmie e “come i primati guardiamo ai leader per osservare il comportamento di quelli che possono cambiare il nostro futuro, per prevedere e forse influenzare cosa ci succederà.” La responsabilizzazione manageriale passa da un circolo virtuoso che va dall’assegnare responsabilità e obiettivi al controllo dei risultati: un team deresponsabilizzato può portare risultati disastrosi. Fondamentale, per chi si occupa di gestione, essere interessati al proprio ruolo. Sul finire della prima parte della mattinata l’introduzione al metodo generale di gestione: la misurazione, l’assegnazione di obiettivi, il confronto con i colleghi su come intendono raggiungerli, il controllo della performance e dell’avanzamento dei lavori, compreso lo sforzo per dare ai colleghi buone ragioni per essere motivati senza dimenticare che “Le persone vanno sempre bene. Sono il loro lavoro o le loro azioni a poter essere criticate, in modo onesto, sincero ed espressivo”.
La prima giornata si è conclusa con un role play sulla responsabilizzazione dei colleghi.
La seconda giornata, dedicata alle modalità di relazione con i colleghi, si è aperta con il tema della fiducia. Polo-Fitz ha ricordato l’importanza di empatia e assertività e come sia pericoloso e quali siano le conseguenze di gestire le persone attraverso la “paura”. Ha poi proseguito mostrando l’utilità dell’affetto professionale e del rispetto, fondamentali per creare un clima positivo in cui sia possibile dare un feedback negativo che riguardi il lavoro e non la persona. Su tema dei feedback negativi si è poi svolto il role play che ha concluso i lavori.