Banche, venture capitalist e business angel non sono le uniche possibilità che startup e PMI hanno per raccogliere capitali. La nascita delle piattaforme di crowdfunding permette alle aziende di raccogliere finanziamenti da un ampio numero di piccoli investitori: questo le rende più forti a livello negoziale e dona loro una grandissima visibilità.
L’equity crowdfunding è stato il tema del quarto appuntamento dello Startup Growth Program, il programma di empowerment di PoliHub rivolto a startupper, studenti e attori della community imprenditoriale, interessati ai temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione tecnologica con l’obiettivo di fornire ai partecipanti un ampio panel di strumenti e metodologie utili a orientarsi all’interno del panorama innovativo di oggi, rimanendo aggiornati sulle ultime novità, opportunità e trend di mercato.
Il seminario dello scorso 12 aprile, condotto da CrowdFundMe, il portale di equity crowdfunding con più investitori in Italia, ha proposto propone una panoramica sulle potenzialità e sulle modalità di utilizzo dell’equity crowdfunding per finanziare le proprie iniziative di sviluppo di business, affiancando ad approfondimenti di tipo tecnico il racconto di alcuni casi di successo.
Ad aprire l’incontro, dopo il benvenuto di Federica Biancon, Investor Relations Leader di PoliHub, Carlo Valentini, Marketing Manager di CrowdFundMe che ha raccontato come funziona l’equity crowdfunding e i suoi vantaggi principali e cosa sia necessario per realizzare una campagna di equity crowdfunding.
“L’equity crowdfunding offre a startup e PMI innovative un metodo di finanziamento alternativo, proponendo a investitori retail e professionali la possibilità di investire in modo semplice e sicuro “, ha spiegato Valentini. “i vantaggi per le aziende sono numerosi: dall’aumento del potenziale di investimento all’esposizione mediatica fino all’acquisizione di potenziali clienti e nuovi partner alla semplificazione della burocrazia”.
Valentini è poi entrato nel dettaglio di quale sia il processo attraverso il quale le aziende accedono ai finanziamenti di CrowdFundMe: “L’imprenditore invia il suo progetto tramite un modulo sul nostro sito, progetto che analizziamo in termini di completezza, potenzialità e potenziali aree di miglioramento. Qualora il progetto risultasse idoneo ad una prima analisi, lavoriamo al business plan per un’analisi più approfondita in termini di efficacia espositiva e strategie di comunicazione. In parallelo, Web Sim compie una valutazione di massima sul potenziale interesse, sottoponendolo ad una shortlist di investitori selezionati per avere un primo feedback su contenuti e investimenti. Se il progetto riceve pareri positivi viene pubblicato sul portale di CrowdFundMe per un periodo di 60 giorni”.
Ad oggi CrowdFundMe ha raccolto 5.250.000 di euro con 40 progetti. Il successo della piattaforma è dato dal successo dalla qualità delle campagne selezionate: la fee, infatti, viene pagata solo nel caso di campagne chiuse con successo, come nel caso di Diamass, un prodotto, tecnologicamente rivoluzionario, per la misurazione della glicemia di persone affette da diabete. Un patch con micro-aghi, auto calibrante non invasivo, che misura in continuo la glicemia del paziente inviando i dati real-time ad un supporto esterno o il caso di Coco, piattaforma leader in Italia per le prenotazioni online di lettino e ombrellone.
Valentini ha poi lasciato la parola a Giovanni Baldi, Executive Chairman di DIVE, PMI innovativa, il cui nome nasce dall’elaborazione dell’acronimo “reaDy to InVEst”, che seleziona, in diversi settori di mercato, tecnologie già validate nel loro processo di Ricerca e Sviluppo, acquisendone i diritti esclusivi ed occupandosi del loro sviluppo industriale e della commercializzazione. L’idea è quella di progettare e sviluppare il viaggio delle idee innovative durante “l’ultimo miglio”, potenziando un’idea attraverso l’apporto di competenze, capacità progettuali e di mercato, aggiungendo valore e trasformando l’idea in un prodotto appetibile al cliente. Al momento DIVE ha in corso una campagna su CrowdFundMe per cui ha già raccolto oltre il 200% rispetto all’obiettivo minimo prefissato.
Dopo una sessione di domande ai due speaker, l’incontro di è concluso con un aperitivo di networking.