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Vincitrice nel 2022 di S2P, Vortex è una startup nata con il sogno di rendere la cosmetica biologica, sostenibile e circolare, donando una seconda vita ai sottoprodotti della filiera agroalimentare. Dalla partecipazione all’Innovation Challenge è nata una collaborazione con SAES, partner di Switch2Product, che ha consentito al team di accedere agli Open Labs di SAES grazie a RedZone, programma di sviluppo tecnologico per startup che operano nell’ambito della scienza dei materiali.

Vortex è una startup torinese nata con il chiaro obiettivo di sostenere la circolarità dei sottoprodotti prodotti della filiera agroalimentare italiana e globale, generando innovazione in settori come la cosmetica naturale e la nutraceutica.

Il brand nasce nel 2020 dall’idea dei due founder, Lorenzo Picco e Simone Piccolo, di voler costruire un modello di business ispirato ai pilastri di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

A tutt’oggi, infatti, lo smaltimento dei sottoprodotti agroalimentari rappresenta un costo significativo per le aziende. Vortex, grazie all’upcycling, ha trovato un modo per recuperali e valorizzarli, trasformandoli in ingredienti cosmetici e nutraceutici. Gli scarti della lavorazione delle mele e delle nocciole diventano così ingredienti presenti nella ricetta del loro brand per la cosmetica, NASTE Beauty.

Grazie alla sua proposta innovativa e sostenibile, Vortex è stata tra i vincitori della XIV edizione di Switch2Product, aggiudicandosi così la possibilità di accedere agli Open Labs di SAES grazie a RedZone, da anni partner di PoliHub e Pioneer Partner di S2P.

RedZone è un programma di sviluppo tecnologico per startup che operano nell’ambito della scienza dei materiali ed il cuore della sua offerta sono gli Open Labs, spazi laboratoriali e industriali messi a disposizione da SAES.

Da oltre 80 anni i laboratori sono il cuore dell’attività di SAES, un luogo dove le startup possono sviluppare, caratterizzare e scalare soluzioni innovative con il supporto dei tecnici dell’azienda.

A partire dalla metallurgia speciale e dai “getter”, fino ai materiali a memoria di forma e quelli intelligenti per il food packaging compostabile, l’azienda innova e si rinnova nei contesti di frontiera, perché è quello che fa da sempre. Nei laboratori di SAES sono dunque presenti svariate competenze e tecnologie, ma il vero valore aggiunto degli Open Labs è dato dalle strumentazioni che possono essere scalate a livello industriale, consentendo di trasferire ciò che si studia nei laboratori direttamente alla produzione.

Le startup possono dunque accedere anche agli impianti pilota impiegati per sviluppare le innovazioni di SAES, calandole in breve tempo in un contesto di produzione industriale. È proprio questa l’unicità del programma RedZone: sostiene la crescita delle startup accelerandone lo sviluppo tecnologico grazie alla condivisione di ciò che spesso le startup faticano a trovare nelle prime fasi di crescita.

In aggiunta a ciò, RedZone fornisce alle startup un contributo per sostenere economicamente il progetto fino a 105 mila euro, supporto brevettuale e legale, nonché la possibilità di interagire con ricercatori, tecnici e designer. Inoltre, le startup avranno un mentor dedicato per tutta la durata del programma e l’accesso all’esteso network di partner ed esperti di SAES.

Il piano di sviluppo di Vortex trova forti punti di contatto con le piattaforme tecnologiche degli Open Labs in quanto la loro iniziativa di business ha molte sinergie con la visione del futuro di SAES.

La startup ha ufficialmente iniziato a settembre 2023 la prima fase della collaborazione con RedZone, che prevede lo sviluppo di un PoC che metta insieme le tecnologie di entrambe le parti e che dimostri la fattibilità di un prodotto potenzialmente disruptive da lanciare sul mercato, obiettivo invece della seconda fase del programma, sotto forma di MVP, valutando anche di applicare la medesima tecnologia nel mercato B2B.

“La collaborazione con Vortex è la prova che il programma S2P di PoliHub rappresenta un ponte importante tra il mondo delle startup e quello industriale e di come sia vincente continuare ad alimentare questo ecosistema di innovazione per dar vita a collaborazioni strategiche che possano generare valore dal reciproco scambio di competenze e capacità”, commenta Andrea Cadelli, Ventures Manager di RedZone.

La prossima call for startup per partecipare al programma RedZone è prevista per il 2024. Per restare aggiornati: https://www.redzonebysaes.com