Skip to main content

Cosa lega John Nash al Pibe de Oro? Un matematico e un calciatore sono apparentemente mondi distantissimi. Eppure, una startup incubata in PoliHub li collega ogni giorno. Gilberto Pastorella, Product and Account Manager, Diego di Maulo, Mohamed Ahmed, entrambi Sport Data Scientist e il founder di Math&Sport, Ottavio Crivaro ci hanno raccontato come, dal 2016, usano i numeri per ottimizzare le performance degli atleti.

Incontriamo i ragazzi di Math&Sport in una bella mattinata di sole, con il cielo limpido che solo certe giornate di sole invernale sanno regalare. Gilberto, velista dagli occhi blu e il sorriso smagliante, Diego, pallavolista, alto e con lo sguardo determinato e Mohamed, arrivato dall’Egitto con il sogno del calcio e che del calcio è riuscito davvero a farne un lavoro.

“Siamo tutti ingegneri e matematici che adorano lo sport!”, ci dicono subito “e abbiamo l’ambizione di portare nelle discipline sportive quelle competenze e quegli strumenti che già oggi sono in grado di abilitare la rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo in ambito industriale”.

Math&Sport è, infatti, una startup innovativa nata come costola di Moxoff, spinoff del Politecnico di Milano, che grazie ad una stretta collaborazione con sportivi di alto livello e alle competenze apportate da Moxoff stessa, ha sviluppato prodotti per l’ottimizzazione delle performance. L’obiettivo della startup, nata del 2016, è valorizzare l’enorme patrimonio di dati già oggi disponibile e fornire indicazioni in real time.

L’idea di Math&Sport nasce “durante un pranzo ed una piacevolissima chiacchierata con Mauro Berruto, durante una conferenza”, ci racconta il founder, Ottavio Crivaro. “All’epoca Mauro era allenatore della Nazionale Italiana Maschile di Pallavolo. E nel corso di quella chiacchierata ci fece capire che gli stessi problemi che noi stavamo affrontando in altri ambiti (industria, medicale, servizi, automotive, etc…) caratterizzavano in realtà anche il lavoro di uno staff tecnico come quello della sua squadra”. Come avere un supporto decisionale e in tempo reale per ottimizzare la performance della squadra o del singolo atleta? Come sfruttare i (tanti) dati a loro disposizione ma arricchendoli anche di quella parte di competenza ed esperienza che avevano loro come allenatori?

“Dopo quello stimolo, iniziammo a lavorare per lo staff di Mauro e la sua Nazionale, ma immediatamente dopo allargammo l’ambito della collaborazione al Coni e ad altre Federazioni Sportive. Questo ci convinse del fatto che dovessimo creare una società ad hoc, diversa da Moxoff. Una società che avesse sempre in Moxoff il partner che garantisce un’adeguata ricerca e innovazione del core matematico dei suoi prodotti, ma che fosse più verticale sul mondo dello sport e fosse capace di dialogare con persone che vivono quotidianamente il campo”.

Da qualche mese, con il vostro Footbal Virtual Coach, siete diventati partner della Lega Serie A di calcio. Come immaginate il futuro di Math&Sport? “Tra scrivania e campo!  Col ritmo e la passione dello sport, ma la razionalità ed il pragmatismo di una società di ingegneri e matematici. In fondo lo sport è competizione”, afferma Crivaro, “e per competere e vincere devi migliorare, devi innovarti ed innovare continuamente. E non esiste strumento migliore per chi voglia fare innovazione della matematica: perché la matematica ti consente di formalizzare un fenomeno complesso (come un gesto di un campione di pallavolo o lo svolgersi di una partita di calcio) e quindi di controllarlo, simularlo, ottimizzarlo!  Naturalmente perché poi tutto abbia un risvolto di successo sul campo sarà necessario che Math&Sport impari anche a dialogare efficacemente con atleti e allenatori. E impari a farsi usare. In quanto nessuno strumento potrà da solo vincere una partita o far rendere di più un atleta, serve quella componente emotiva e di contatto tra le persone che poi davvero fa la differenza e ci assicurerà che mai nessun algoritmo potrà prevedere la rovesciata magnifica di Ronaldo o il tiro da 12 metri di Lebron James”.

E PoliHub? Come vi supporta nel vostro lavoro? “Siamo nati in PoliHub. perchè Moxoff era già qui quando abbiamo deciso di creare Math&Sport. Ma al di là di questo, credo che PoliHub sia l’ambiente ideale per noi. Un esempio: è stato proprio durante un evento in PoliHub che venimmo a conoscenza del bando Action for 5G di Vodafone, nel 2018. Partecipammo a quel programma e fummo selezionati come una delle due startup vincitrici del bando. Abbiamo quindi ricevuto un fondamentale finanziamento e avviato una collaborazione importantissima con Vodafone, che ci ha permesso di realizzare la nostra piattaforma di game intelligence per il calcio!”.